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Patologie e trattamento

LE RIGIDITA':

 

DEFINIZIONE:

Le rigidità (difficoltà del movimento) del gomito possono essere suddivise in

 

-Estrinseche, dovute ai tessuti molli

 

-Intrinseche, dovute ai tessuti ossei

 

-Miste, dovute ai tessuti molli ed ossei

 

 

DIAGNOSI: 

Per non ritardare il trattamento corretto e’ necessaria una diagnosi in tempi rapidi, il percorso diagnostico inizia con una accurata visita da un chirurgo ortopedico dedicato alle patologie del gomito che dopo aver eseguito la visita richiedera’ esami radiografici mirati ed una TC con ricostruzioni tridimensionali, alle volte è necessaria una RM (almeno 1 Tesla). E’ importante capire come una diagnosi ritardata o sbagliata puo’ compromettere il trattamento.

 

TRATTAMENTO: 

Il primo trattamento di norma è di tipo conservativo con programmi riabilitativi accurati e cuciti su misura per ogni paziente, molto utili sono anche i tutori progressivi.

In caso di fallimento del trattamento conservativo le rigidità possono essere trattate chirurgicamente sia per via artroscopica che a cielo aperto, questo dipende dalla tipologia della rigidità.

 

Dopo l’intervento i pazienti inizieranno da subito la riabilitazione con un terapista dedicato alle patologie del gomito, tale percorso dura di norma dai 3 ai 6 mesi.

 

 

LE INSTABILITA':

 

DEFINIZIONE:

 

-Interessa il comparto mediale

 

-Interessa il comparto laterale

 

-Combinata, quando interessa ambedue i comparti

 

DIAGNOSI:

Per fare diagnosi di instabilità è necessaria una valutazione clinica che di norma sarà caratterizzata da dolore ed apprensione dopo determinati test, importante è eseguire una radiografia del gomito nelle tre proiezioni standard, spesso è necessario un ulteriore approfondimento diagnostico con una RM ad alta potenza (almeno 1 Tesla).

 

TRATTAMENTO:

Il primo trattamento di norma è di tipo conservativo con programmi riabilitativi accurati e cuciti su misura per ogni paziente.

In caso di fallimento del trattamento conservativo, l'instabilità può essere trattata chirurgicamente, può essere effettuato un intervento riparativo, ovvero vengono riparate le strutture capsulolegamentose lesionate, oppure nei casi più complessi si esegue un intervento ricostruttivo, ovvero si utilizza un innesto tendineo che può essere da cadavere o autologo, ovvero prelevato dal paziente stesso.

 

Dopo l’intervento i pazienti indosseranno un tutore protettivo e poi inizieranno la riabilitazione con un terapista dedicato alle patologie del gomito, tale percorso dura di norma dai 4 ai 6 mesi.

 

 

L'ARTROSI:

 

DEFINIZIONE:

L'artrosi è una patologia degenerativa che può coinvolgere le tre articolazioni del gomito, esiste un'artrosi primaria dovuta di norma ad un overstress dell'articolazione tipica dei lavoratori manuali e ne esiste una secondaria dovuta ad esiti di una frattura.

 

DIAGNOSI:

Per fare diagnosi di artrosi è necessaria una valutazione clinica che di norma sarà caratterizzata da una difficoltà nel movimento del gomito (rigidità) ed in alcuni casi da dolore e da una radiografia del gomito nelle tre proiezioni standard, in alcuni casi è necessario un ulteriore approfondimento diagnostico con una TC con ricostruzioni tridimensionali o con una RM ad alta potenza (almeno 1 Tesla).

 

TRATTAMENTO:

Il primo trattamento di norma è di tipo conservativo con programmi riabilitativi accurati e cuciti su misura per ogni paziente e con iniezioni intrarticolari (cortisone, acido ialuronico, PRP).

In caso di fallimento del trattamento conservativo, l'artrosi può essere trattate chirurgicamente sia per via artroscopica, nei gradi iniziali, che a cielo aperto con l'impianto di una protesi nei casi più gravi.

 

Dopo l’intervento i pazienti inizieranno da subito la riabilitazione con un terapista dedicato alle patologie del gomito, tale percorso dura di norma dai 4 ai 12 mesi.

 

 

LE FRATTURE:

 

DEFINIZIONE:

Le fratture del gomito sono molto complesse da trattare in quanto sono quasi sempre fratture che coinvolgono una o più delle tre articolazioni del gomito rendendo il trattamento molto difficile.

 

DIAGNOSI:

Per fare diagnosi di una frattura del gomito la valutazione clinica è poco importante in quanto spesso vi è un notevole gonfiore e dolore per tale motivo la diagnostica per immagini è molto importante per la scelta del trattamento.

Le radiografie standard sono difficili da eseguire e spesso non evidenziano tutti i dettagli necessari per una corretta diagnosi, per tale motivo è importante eseguire una TC con ricostruzioni tridimensionali.

 

TRATTAMENTO:

Il trattamento per le fratture composte è di norma conservativo con l'immobilizzazione in tutore.

Il trattamento delle fratture scomposte è assolutamente chirurgico, in alcuni casi selezionati la chirurgia può essere eseguita per via artroscopica, ma la maggior parte delle fratture va trattata a cielo aperto con riduzione e sintesi con placche e viti o in alcuni casi con la sostituzione protesica.

 

Dopo l’intervento i pazienti inizieranno da subito la riabilitazione con un terapista dedicato alle patologie del gomito, tale percorso dura di norma dai 6 ai 12 mesi.

 

 

LE TENDINOPATIE (EPICONDILITE-EPITROCLEITE):

 

DEFINIZIONE:

Le tendinopatie sono patologie degenerative dei tendini del gomito, a grandi linee possiamo definire le epicondiliti (dolore laterale) e le epitrocleiti (dolore mediale), sono di norma dovute ad un sovraccarico funzionale e sono tipiche degli sportivi e dei lavoratori manuali.

 

DIAGNOSI:

Per non ritardare il trattamento corretto e’ necessaria una diagnosi in tempi rapidi, il percorso diagnostico inizia con una accurata visita da un chirurgo ortopedico dedicato alle patologie del gomito che dopo aver eseguito la visita richiedera’ esami radiografici mirati, alle volte è necessaria una RM (almeno 1 Tesla). 

 

 

TRATTAMENTO:

Il trattamento di norma è di tipo conservativo con programmi riabilitativi accurati e cuciti su misura per ogni paziente. In alcuni casi possono essere eseguite iniezioni peritendinee di cortisone o di PRP. In caso di fallimento del trattamento conservativo le tendinopatie possono essere trattate chirurgicamente sia per via artroscopica che a cielo aperto, questo dipende dalla tipologia.

 

Dopo l’intervento i pazienti inizieranno da subito la riabilitazione con un terapista dedicato alle patologie del gomito, tale percorso dura di norma dai 3 ai 6 mesi.

 

 

LA PLICA SINOVIALE

 

DEFINIZIONE:

La plica sinoviale omero-radiale è un ispessimento della sinovia, ovvero una struttura che si trova all'interno dell'articolazione del gomito.

 

DIAGNOSI:

La plica determina un dolore laterale al gomito, che spesso viene confuso con una epicondilite, alle volte è udibile o visibile uno scatto durante la flesso estensione del gomito. Per completare la diagnosi saranno necesari esami radiografici mirati ed una RM (almeno 1 Tesla). 

 

TRATTAMENTO:

Il trattamento di norma è di tipo chirurgico, la plica viene asportata per via artroscopica.

Dopo l’intervento i pazienti inizieranno da subito la riabilitazione con un terapista dedicato alle patologie del gomito, tale percorso dura di norma dai 2 ai 3 mesi.

 

 

CORPI MOBILI IN ARTICOLAZIONE

 

DEFINIZIONE:

La presenza di corpi mobili nell'articolazione del gomito non è un patologia rara.

 

DIAGNOSI:

I copri mobili determinano un blocco articolare ed in alcuni casi anche dolore. Per completare la diagnosi saranno necesari esami radiografici mirati ed una RM (almeno 1 Tesla). 

 

TRATTAMENTO:

Il trattamento di norma è di tipo chirurgico, i corpi mobili vengono asportatati per via artroscopica.

Dopo l’intervento i pazienti inizieranno da subito la riabilitazione con un terapista dedicato alle patologie del gomito, tale percorso dura di norma dai 1 ai 3 mesi.

 

 

ROTTURA DEL TENDINE DEL BICIPITE DISTALE

 

DEFINIZIONE:

La rottura del tendine bicipitale al gomito è tipica del lavoratore manuale ed è dovuta ad una contrazione eccentrica.

 

DIAGNOSI:

La rottura del bicipite determina un dolore acuto con un ematoma. La diagnosi è principalmente clinica ma è utile far eseguire una RM per valutare la retrazione del tendine (almeno 1 Tesla). 

 

TRATTAMENTO:

Il trattamento di norma è di tipo chirurgico, e deve essere eseguito in tempi brevi, infatti l'attesa determina la retrazione e la degenerazione del tendine. Il tendine viene reinserito sulla tuberosità del radio.

Dopo l’intervento i pazienti indosseranno un tutore e successivamente inizieranno la riabilitazione con un terapista dedicato alle patologie del gomito, tale percorso dura di norma dai 3 ai 6 mesi.

 

 

NEUROPATIA DEL NERVO ULNARE

 

DEFINIZIONE:

La neuropatia del nervo ulnare è una sofferenza del nervo che di norma viene compresso nella doccia epitrocleo-olecranica al gomito.

 

DIAGNOSI:

L'intrappolamento del nervo determina un'alterazione della sensibilità del 4°-5° dito della mano, dolore e sensazione di scossa elettrica alla stimolazione a livello del gomito. Utile è l'esecuzione di una EMG ed ENG per valutare l'entità della compressione, devono essere eseguite anche le radiografie del gomito nelle classiche tre proieizoni.

 

TRATTAMENTO:

Il trattamento può essere conservativo nei casi più lievi ma di norma è di tipo chirurgico, si esegue la liberazione del nervo.

Dopo l’intervento i pazienti inizieranno la riabilitazione con un terapista dedicato alle patologie del gomito, tale percorso dura di norma dai 1 ai 3 mesi.

 

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